Giorno 4 Luglio 2008, a Menfi c’è stato il convegno di apertura della manifestazione Inycon Menfi e il suo vino. Il tema del convegno è stato di particolare interesse per gli operatori del settore vitivinicolo regionale in quanto si è occupato dei vitigni autoctoni siciliani.
Numerosi e autorevoli sono stati gli interventi dei conferenzieri intervenuti.
Una prima parte del convegno, dopo i saluti del neo sindaco (alla sua prima uscita in pubblico ufficiale), ha trattato temi prettamente agronomici. Sono intervenuti in questa prima fase il prof. Di Lorenzo della Facoltà di Agraria dell’Università di Palermo che ha esposto l’importanza dei vitigni autoctoni o tradizionali che riescono ad esaltare la tipicità del territorio e la cui coltivazione è in aumento (tutt’ora i dati ci indicano una presenza sul territorio del 72,2%).
La Dr.ssa Branzanti, è intervenuta al posto del prof. Scienza, illustrando gli studi sulle nuove strategie di selezione del germoplasma viticolo tradizionale e le ricadute sulla qualità del vino siciliano.
Il prof. Gerbi della Facoltà di Agraria di Torino ha incentrato la sua analisi sui fondamenti della enologia varietale con un occhio particolare allo studio degli antociani (gli elementi che danno il colore al vino.
Il prof. Di Stefano ha presentato i primi risultati sulla composizione fenolica dei vitigni autoctoni siciliani.
Infine il dr. Pastore si è occupato della comunicazione degli autoctoni siciliani: valori, concetti e metodologie.
(dr. R. Pastore – Agriprojects)
COMUNICARE GLI AUTOCTONI SICILIANI: VALORI, CONCETTI E METODOLOGIE.
Il dr. Pastore ha evidenziato le necessità emergenti dei consumatori: una domanda di rassicurazione, garanzia e vicinanza che le aziende devono dare in risposta ad una percezione di confusione data dalla troppo grande offerta di vini comunicati in maniera un pò disordinata.
Una domanda di maggior cultura del vino lungo il difficile e ambivalente crinale informazione – comunicazione. Una domanda di differenziazione e di novità in contrapposizione alla crescente banalizzazione e standardizzazione dei gusti. In altre parole una domanda di affidabilità unita alla riconoscibilità del territorio.
La Sicilia lancia la sua sfida competitiva puntando sui suoi vitigni tradizionali, attraverso progetti di recupero e valorizzazione dei vitigni autoctoni siciliani e di zonazione del territorio vitivinicolo.
Non un vino del tempo andato ma un vino dai sapori antichi ottenuto oggi, con le moderne tecnologie, per il consumatore di oggi e di domani. Innovazione fuori e dentro l’azienda, comunicazione a cui deve corrispondere un’organizzazione efficiente.
Un convegno interessante, ricco di spunti e di suggerimenti che non possono e non devono passare inosservati da imprenditori che vogliono comunicare sempre più una Sicilia territorio, ambiente e vino.