A circa un’ora da Palermo, prendendo la Palermo-Sciacca si giunge in un paese immerso in splendide campagne tra dolci colline tutte coltivate a vigneti. La provincia è quella di Trapani.
Siamo a Salaparuta, vicino al fiume Belice, una zona ricca e fertile che nella storia è stata contesa da varie popolazioni proprio per la sua vocazione agricola.
Già i Sicani e i Siculi, grazie alle loro conoscenze per gli scambi commerciali con il mondo egeo, portarono con sé i nomi e le tecniche di coltivazione delle viti.
Già settecento anni a. C. Greci e Cartaginesi passarono da questa zona, i primi importando nuovi vitigni e i secondi allevando uva, olive e grano.
Romani, Arabi e Normanni fanno la storia di Salaparuta.
Il paese fu distrutto nel 1968 da un forte sisma, e si possono vedere, nel paese vecchio, le macerie di una Salaparuta ben diversa da quella odierna. Gli abitanti hanno vissuto tanti anni nelle baracche sperando in una ricostruzione che tardò ad arrivare. Oggi la cittadina sorge sui fianchi di una collina vicino al fiume Belice e la viticoltura rappresenta il settore produttivo predominante.
Un’antica tradizione, antichi saperi, oggi, nella produzione di uve che trovano i loro ricordi lontano nel tempo, in un territorio ricco di storia, di cultura contadina e abituato sin da tempi remoti a guardare vigne piene di grappoli e un sole splendente che illumina le dolci colline.
Nel 2006 nasce la DOC Salaparuta, una piccola DOC con vini di grande qualità.
Ho conosciuto Salaparuta per lavoro, circa un anno fa. Ho bevuto i vini dell’azienda agricola Scalia & Oliva, con la quale, oggi, collaboro per il marketing.
Quest’azienda, principalmente a conduzione familiare è nata, da un’idea di Pietro Scalia, nel 1999. Pietro ha cominciato, insieme al fratello Salvatore, imbottigliando a mano. Grazie alla sua passione e alla sua caparbietà oggi produce poco meno di 50.000 bottiglie di vino e una piccola produzione di olio extravergine di oliva di alta qualità che provengono da 25 ettari di terreni tutti in collina. Pietro ama la sua campagna e non appena ha del tempo libero lo si può trovare tra i filari a potare e a lavorare nelle vigne.
Nel 2009 entra in società anche Giuseppe Oliva, amico di Pietro, che condivide la mission e la filosofia dell’azienda: credere nell’agricoltura biologica, rispettando l’ambiente e preservandolo per le generazioni future e creare un circuito enoturistico per far conoscere questa meravigliosa zona coinvolgendo tutti coloro che vogliono far crescere questo territorio.
La Scalia & Oliva produce sia vini IGT (o Terre Siciliane) che vini DOC Salaparuta, le cui uve sono coltivate in biologico e in questo momento sta lavorando (stiamo lavorando!) ad un restyling delle etichette, brochure, sito, alla creazione di nuovi canali per l’estero e all’organizzazione di degustazioni in azienda per fare conoscere ai nostri amici e clienti la realtà nella quale viviamo. L’entusiasmo non manca e
tre anni fa la Scalia & Oliva decide di provare a fare anche un vino dolce da un vitigno francese inusuale per la zona, il Viognier. La lavorazione è come quella del passito, appassimento delle uve sui graticci al sole e vinificazione con mosto fresco. Il risultato è di un vino ambrato, molto profumato, non troppo dolce in bocca, con una buona struttura. L’abbinamento ideale è con i dolci di ricotta e perfino con i biscotti.
Saremo presenti al Vinitaly, padiglione Sicilia, insieme al Consorzio di Tutela della DOC Salaparuta. Venite a trovarci, vi faremo assaggiare un piccolo sorso di Sicilia!